
L’Omeopatia nella cura dei traumi del parto
19,90€
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Pagine | 224 |
Anno stampa | 2012 |
EAN | 9788866730033 |
Descrizione
Capire, proteggere e curare i nostri bambini prima e durante la loro nascita
Il viaggio dell’umanità su questo pianeta ha una lunga storia e, nonostante le ripetute previsioni apocalittiche, continuerà molto probabilmente ancora per numerosi secoli. Questo viaggio rivela molti stadi di sviluppo a livello fisico, psicologico, spirituale e sociale. La vita di ogni individuo rispecchia tutti gli aspetti della storia umana nella sua totalità.
Nella storia dell’umanità, molte malattie epidemiche e infettive cronicamente persistenti hanno influenzato la storia e la direzione dell’esperienza umana.
Queste influenze permanenti, generazione dopo generazione, sono state chiamate miasmi dal pioniere dell’Omeopatia, Samuel Hahnemann. Spesso le epidemie hanno seguito gli eserciti in marcia e le catastrofi naturali o erano in altri modi connesse a eventi traumatici che hanno influenzato o addirittura tolto la vita a milioni di persone. Come risultato, l’eredità di ogni neonato su questo pianeta consiste di una struttura genetica su cui migliaia di anni di storia hanno lasciato le loro tracce. Anche l’inconscio collettivo della società, in cui il neonato vivrà e da cui sarà influenzato, è determinato da una storia collettiva che, come un sito archeologico, consiste di molti strati che risalgono alle civiltà più antiche.
Questo libro è stato scritto per insegnare ad associare ad ogni fase del parto un determinato miasma omeopatico e ovviamente anche un nosode o qualche altro rimedio omeopatico di fondo.
Questa idea, suggerita all’Autore dagli studi di uno psichiatra, è sicuramente molto interessante e ricca di ripercussioni terapeutiche, perché ogni esperienza di morte-rinascita, come Harry van der Zee chiama sia il parto che il passaggio da questa vita terrena a quella Eterna, non può non essere ricca di profondi significati, stimoli di riflessione e insegnamenti.
Il processo del parto è un’analogia e anche un’espressione del viaggio dell’Umanità, e che in questo viaggio i miasmi giocano un ruolo più profondo di una semplice malattia.
Ma questo libro è importante anche per un altro aspetto che è forse più importante ancora: ci fa riflettere sull’estrema delicatezza di un bambino, cioè sull’estrema facilità con cui noi possiamo alterare il suo fragilissimo equilibrio.
Sappiamo tutti che un neonato è totalmente immaturo dal punto di vista biologico, ma più ancora lo è un feto o un embrione e lo sono addirittura anche i gameti maschili e femminili prima del concepimento.
Abbiamo mai riflettuto su questi concetti?
E allora, perché non prepariamo le future coppie con un’adeguata igiene di vita e con una consapevolezza degne della responsabilità a cui vanno incontro?
Perché noi medici non ci preoccupiamo di fare in modo che il parto avvenga nelle condizioni migliori e invece di preoccuparci solo di salvaguardare i nostri interessi medico-legali e/o economici?
Perché non proteggiamo la gravidanza da stress psico-fisici, abusi, lavori non idonei, farmaci, sostanze tossiche voluttuarie e non, eccetera, eccetera?
E i parti cesarei? Sappiamo tutti che sono degli interventi medici di emergenza, ma come mai allora oggi sono in continuo aumento? Forse che i parti dei secoli precedenti avvenivano in condizioni migliori di quelle attuali?
Come è possibile che ancora oggi un neonato venga staccato da sua madre dopo la nascita?
E le vaccinazioni pediatriche? Sono sensati 7-8 vaccini a 2-3 mesi di vita? Chi sa spiegare quale di questi vaccini sia assolutamente necessario a quell’età?
Perché stiamo estremizzando la medicalizzazione anche nelle condizioni più fisiologiche come la vita e la morte?