Gestione del simillimum omeopatico

40,00

Autore

Pagine

352

Anno stampa

2009

EAN

9788886893923

Categoria:

Descrizione

Il vero metodo hahnemanniano per un trattamento omeopatico di successo

È come se l’Omeopatia fosse stata ibernata intorno al 1828, tant’è vero che la maggior parte delle tecniche che si usano ancora oggi risalgono a quel periodo. Nonostante l’esperienza personale di Hahnemann fosse cresciuta immensamente dopo la 4ª edizione dell’Organon, l’Omeopatia in generale non ha subito mutamenti. Molti omeopati praticano ancora seguendo le stesse regole fissate nel 1828-1829. E la cosa è ancora più strana se si pensa che i successivi quattordic’anni della pratica clinica di Hahnemann sono stati i più produttivi della sua vita.

Volete trattare i malati cronici più gravi senza eliminare il loro forte sfondo miasmatico?
Volete imparare a prevenire un inutile aggravamento omeopatico?
Volete imparare a trattare i pazienti più sensibili, un gruppo che sembra aumentare sempre più?
Volete imparare ad accelerare il tempo di cura, dimezzarlo, ridurlo di un quarto o ad un tempo ancor minore rispetto al tempo che richiede una somministrazione di granuli a secco?
Volete avere buoni risultati in casi clinici che presentano gravi soppressioni e malattie ritenute “incurabili”?
Volete imparare ad usare i metodi più avanzati di Hahnemann e seguire le sue orme?
Allora questo è il libro che fa per voi. Cosa avete da perdere? Che il paziente sia curato più rapidamente? Che sembriate migliori degli altri omeopati a curare i malati? Che il paziente soffra di meno e spesso non abbia alcun aggravamento omeopatico?

È una situazione estremamente favorevole sia per l’omeopata sia per il paziente.
Finora pochi si sono dimostrati ricettivi alle promesse di Hahnemann del 1833 (5ª edizione dell’Organon) e del 1842 (6ª edizione). Un po’ più impegno e dedizione da parte dell’omeopata ricompensano certamente lo sforzo fatto, se si tratta di alleviare la sofferenza dell’Umanità.

Ricordiamo l’avvertimento di Hahnemann:
“Devo mettere in guardia il Lettore che l’indolenza, l’amore per la comodità e l’ostinazione precludono un’efficace funzione religiosa davanti all’altare della verità ed essere veramente liberi da pregiudizi e lavorare con instancabile entusiasmo abilitano alla più sacra di tutte le occupazioni umane: la pratica del vero sistema di Medicina” (Prefazione alla 1ª edizione dell’Organon, 1810).